Come mi girano gli encoding e i charset!

Le due persone che leggono questo miserrimo blog avranno sicuramente notato un calo brusco dei miei interventi. Tutto è dovuto, oltre che all’impegno di papi, anche al fatto che da quando ho fatto la migrazione a Mysql 5 e Wp3, l’encoding del blog era tutto incasinato.

Oggi, libero dal servizio genitoriale, mi sono impuntato ed ho cercato di capire che diavolo stava succedendo. Il database era pulito, gli accenti assolutamente corretti. Ma allora cosa erano quelle schifezze che si vedevano al posto di apostrofi e lettere accentate?

Dopo aver provato a modificare le proprietà delle tabelle e dei relativi encoding, ho trovato la magica formula che da google mi ha permesso di arrivare a questa paginetta del supporto di wordpress dove si dice, molto semplicemente che esiste un define da inserire nel file di configurazione principale di wordpress per definire, appunto, il character set e l’encoding di default.

Ebbene, dopo aver aggiunto la linea:

define('DB_CHARSET', 'utf8');

nel file wp-config.php, magicamente tutto si è sistemato. Come diceva Aldo nei panni dell’Agente Ueber: “Tutto è bene quel che finisce bene!”Le 2 persone che leggono questo miserrimo blog avranno sicuramente notato un calo brusco dei miei interventi. Tutto è dovuto, oltre che all’impegno di papi, anche al fatto che da quando ho fatto la migrazione a Mysql 5 e Wp3, l’encoding del blog era tutto incasinato.

Oggi, libero dal servizio genitoriale, mi sono impuntato ed ho cercato di capire che diavolo stava succedendo. Il database era pulito, gli accenti assolutamente corretti. Ma allora cosa erano quelle schifezze che si vedevano al posto di apostrofi e lettere accentate?

Dopo aver provato a modificare le proprietà delle tabelle e dei relativi encoding, ho trovato la magica formula che da google mi ha permesso di arrivare a questa paginetta del supporto di wordpress

Cucinando un po’ il mio hardware

Io ho sempre sostenuto che su internet si trova di tutto. Dalle istruzioni per fabbricare bombe a quelle per fare la maglia. Ma soprattutto, si trova un sacco di roba porno. Ma ancora di più, per un vero nerd, si trovano trucchi per sistemare il proprio computer. In maniere davvero inaspettate.

E ieri ho raggiunto livelli altissimi di nerdosità.

Nessun sa, o meglio solo pochi, che a gennaio, poco dopo le feste, il mio fidato Dell inspiron 9400 ha rischiato di lasciarmi per sempre. Ma andiamo con ordine. Ho la malsana abitudine di lasciare acceso il computer per giorni interi, a compilare o magari a scaricare le ultime distribuzioni di Linux uscite. Una bella mattina, era forse il 7 di gennaio, muovo il mouse per ravvivare lo schermo e mi trovo di fronte una strana situazione, un freeze anomalo in quanto il mouse funzionava (il cursore si muoveva) ma lo schermo era pieno di artefatti e puntini verdi e inoltre nessuna applicazione sembrava rispondere. Mah, ho pensato, molto strano. Linux *di solito* non fa di questi scherzi. Ho spento il portatile e sono andato a lavorare. La sera, rientrato, vado per accendere nuovamente il mio fidato Dell e, sorpresa, il post iniziale del BIOS è pieno di artefatti e puntino. Cerco il CD di diagnostica, temendo il peggio, lancio il test della memoria della scheda video (lo temevo…) e in effetti avevo ragione: il test fallisce e sembra che la memoria sia andata. Tragedia.

Cerco su internet e, sapendo che la scheda non è integrata ma collegata tramite un bus tipo pci-express, vedo se è possibile comprarla. Su ebay, in effetti, si trovano a cifre non modeste ma comunque abbordabili e ne ordino una con doppio dissipatore (facilmente installabile con minime modifiche allo chassis). Dopo 15 giorni mi arriva, la monto, e il computer torna a vivere. Ma solo fino a ieri mattina, 3 marzo 2011, quando dopo una notte di compilazione, stesso freeze. No, penso, non di nuovo, non con la scheda nuova (in realtà  ricondizionata). Disperato, nel pomeriggio ottengo una risposta dal venditore che mi invita a rispedirla (GRATIS) in Inghilterra per ottenere la sostituzione della scheda difettata. Tuttavia sono deluso e amareggiato. Giro tutte le catene di elettronica di Trento alla ricerca di un computer, di un notebook, che possa sostituire il mio povero 9400, ma non ne trovo all’altezza.

E qui apro una lunga parentesi. Dopo il mio tour tra Mediaworld e due sedi di Trony-Elettrocasa devo tristemente trarre due amare conclusioni:

  1. Era dal 1997 che non cercavo di parlare con un commesso di un negozio che vende materiale informatico e mi ero dimenticato quanto incompetenti siano, in genere.
  2. Il tizio del Trony, prima di cagare me, si è intrattenuto con un altro ragazzo, probabilmente ingegnere, che nonostante fosse chiaro che capisse di avere di fronte un cerebroleso, era molto cortese. Cercava un portatile che ne sostituisse uno che nel frattempo era vecchio.
    “Uso principalmente Autocad”, dice “quindi la scheda grafica, sostanzialmente, basta che ci sia. Sul mio scassone vecchio va benissimo…”
    Il commesso, in tutta risposta, “Ah, se ti basta”, sogghignando come se avesse di fronte uno che non capisce. E gli mostra dei portatili. Smetto di farmi i cazzi del tipo e aspetto il mio turno.
    Quando finalmente è la mia volta chiedo “Scusa, ma firewire non ce l’ha proprio nessuno?” E lui, colpito e un po’ schifato “No, ma non si usa più!”. E ‘sti gran cazzi! “Ma a me serve!” rispondo. “Eh…”. Vabbè, non è colpa sua, volendo. Allora, però, chiedo se la porta per l’installazione di espansioni PC Card ce l’avesse qualcuno. Mi guarda come fossi un alieno, allora cerco io e gli mostro un Sony che l’aveva. Lui mi guarda ancora più stranito e mi dice “Ma questo è un lettore di schede di memoria!”. A quel punto sono io che lo guardo male e gli dico “No. Direi di no. Comunque ti ringrazio. Nessuno di questi portatili fa al caso mio.” E me ne sono andato, triste al Mediaworld, dove il top era il tizio dell’Apple che descriveva iWork vestito proprio come Stefano Lavoretti.

  3. I notebook attuali sono scomodi. Possibile che mettano TUTTE LE CAZZO DI PORTE SUI LATI? Il mio dellino ha tutto dietro e ai lati solo pochi connettori. Che cazzo ci fa la rete e tre USB e l’HDMI e la VGA e l’eSATA e ogni altra cagata sui lati? E’ scomodo, cazzo!

Chiusa parentesi.

Allora, rattristato dal mio tour accendo il vecchio ma perfettamente funzionante computer della mia stellina e cerco qualche info sulla mia scheda video. Casualmente mi imbatto in uno che parla della cottura delle schede. Cottura? What are you fucking saying? Leggo leggo leggo e scopro che, messa in forno a 200° centigradi per 10 minuti, forse ci sono speranze. Non sono troppo fiducioso, ma che ho da perdere? Prendo la scheda originale, non quella che ancora è in garanzia, la smonto, tolgo il dissipatore, la piazzo in forno pre-riscaltato appoggiandola, sorretta da quattro palline di stagnola, su una teglia. Attendo 10 minuti, deliziato da una puzza tremenda in tutta la casa (fortuna che le ragazze sono fuori qualche giorno!). La sforno, la metto a raffreddare come le torte che piacciono all’orso Yogi, mi guardo un episodio di BattleStar Galactica e attendo. Alle 23,20 prendo la scheda, ormai fredda, la monto e, prima di ricomporre il computer, lo accendo ancora sezionato e lancio il test della memoria video. Già  all’accensione, nessun artefatto. E il test passa senza problemi.

Rimonto il computer (ma oggi l’ho poi smontato per mettere un po’ di pasta termo-conduttiva nuova tra GPU e dissipatore) e lo uso. Mitico, funziona. Nel frattempo aggiorno il BIOS che DELL ha rilasciato proprio per evitare di friggere le schede video e ho un computer nuovamente funzionante e che, al confronto di quelli che ho visto in negozio, pur avendo 4 anni, è ancora un’ottima macchina.

Sproloqui

Dopo qualche mese di assenza dal blogging attivo, ho finalmente ritrovato la voglia di buttare giù due righe su questo sperduto blog che, citando il mitico morkai, non è altro che un altro blog che infesta la rete.

Le cose di cui parlare sarebbero moltissime, dalla politica italiana che ormai mi ha definitivamente disgustato, alla religione che perde sempre più punti nella mia personalissima scala delle cose importanti e che possono rendere la vita migliore, alla situazione generale del costume e dell’atmosfera che si vive in questa nostra povera Italia. Oppure potrei parlare dei miei piccoli, insignificanti progressi nella conoscenza del python, il cui approfondimento si è però un po’ spento dopo l’entusiasmo iniziale, Oppure ancora, potrei raccontarvi di alcuni board game che ho acquistato durante la mia recente visita ad una splendida teutonica “messe” di giochi in quel di Stoccarda, non ultimi Dominion (di cui la mia stella mi ha regalato pure l’espansione “Seaside“, Cuba e Carcassone Mayflower.

Mi piacerebbe raccontare anche dei miei recenti esperimenti con MaNGOS, una implementazione GPL del motore di un famosissimo MMORPG a cui ho giocato a lungo ma che, per motivi di tempo ho parzialmente abbandonato. Per motivi di personale interesse nel funzionamento di alcuni meccaniche del gioco, ho provato a installare il server sul mio portatile e devo dire che i ragazzi di MaNGOS hanno fatto un ottimo lavoro. Per non parlare poi di quelli che hanno realizzato i vari database su cui MaNGOS poggia, altro lavoro immane…

Ma al momento, con disappunto di nessuno, non scriverò di nessuno di questi argomenti. Così, tanto per fare.

Mitakuye Oyasin

PS: Magico Vento(*) è in chiusura. Una delle testate più belle di sempre tra le grandissime di Sergio Bonelli, dopo tanti anni chiude. Che tristezza…
PS2: Chi mi conosce si segni il mese di maggio. Non so se sarò ancora lo stesso dopo quella data! 🙂